Volevo chiedere ai vostri esperti ma a tutti coloro che hanno avuto esperienza diretta: Quanto è importante la parte motivazionale del colloquio, quella che viene spesso chiamata "Fit Interview"?
Purtroppo molto spesso i percorsi di preparazione offerti trascurano questa fase del colloquio.
L'errore più frequente per un candidato è di cercare di raccontare quante più cose possibili nel tempo messogli a disposizione. L'intervistatore ha già il tuo curriculum in mano, completo di tutte le informazioni. La scelta migliore è quella di raccontare una storia breve ed efficace, che ti faccia apparire una persona interessante, convinto della tua scelta e con la quale sarebbe piacevole lavorare.
E' per questo che offriamo delle sessioni dedicate, nelle quali guidiamo il candidato nella costruzione di una storia che possa essere di grande impatto e lo prepariamo nell'affrontare le domande più frequenti.
Se vuoi approfondire meglio compila il form che trovi nella sezione pacchetti e sarai richiamato gratuitamente e senza impegno da un alumno BCG/McK che può aiutarti a pianificare la tua preparazione
Chi vende libri e materiale per preparare i business case probabilmente risponderebbe "non è importante".
In realtà invece, contrariamente a quanto spesso si è portati a pensare, la parte motivazionale rappresenta una fase fondamentale del colloquio. Oltre ad essere il primo impatto che si ha con l'intervistatore, ti permette di mettere in mostra tutte quelle soft skills che sono ritenute necessarie per il lavoro da consulente.
Ricorda: durante i progetti ti ritroverai spesso ad interagire con il cliente in modo autonomo, e in quel momento rappresenti la società. E' quindi fondamentale dimostrarsi una persona sicura, smart e che possa trasmettere fiducia all'interlocutore.
Molto spesso mi è capitato di sentire di candidati con un caso risolto bene ma non ammessi alla fase successiva perché non avevano dato un'impressione adeguata durante la fit interview.
Diversi intervistatori confidano di farsi un'idea sull'esito del colloquio già dopo i primi 10 minuti di intervista, idea che molto spesso viene poi confermata durante il business case.
Purtroppo molto spesso i percorsi di preparazione offerti trascurano questa fase del colloquio.
L'errore più frequente per un candidato è di cercare di raccontare quante più cose possibili nel tempo messogli a disposizione. L'intervistatore ha già il tuo curriculum in mano, completo di tutte le informazioni. La scelta migliore è quella di raccontare una storia breve ed efficace, che ti faccia apparire una persona interessante, convinto della tua scelta e con la quale sarebbe piacevole lavorare.
E' per questo che offriamo delle sessioni dedicate, nelle quali guidiamo il candidato nella costruzione di una storia che possa essere di grande impatto e lo prepariamo nell'affrontare le domande più frequenti.
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Grazie mille Luca! :)
Consigli per prepararsi ?
Ciao Alessio!
Chi vende libri e materiale per preparare i business case probabilmente risponderebbe "non è importante".
In realtà invece, contrariamente a quanto spesso si è portati a pensare, la parte motivazionale rappresenta una fase fondamentale del colloquio. Oltre ad essere il primo impatto che si ha con l'intervistatore, ti permette di mettere in mostra tutte quelle soft skills che sono ritenute necessarie per il lavoro da consulente.
Ricorda: durante i progetti ti ritroverai spesso ad interagire con il cliente in modo autonomo, e in quel momento rappresenti la società. E' quindi fondamentale dimostrarsi una persona sicura, smart e che possa trasmettere fiducia all'interlocutore.
Molto spesso mi è capitato di sentire di candidati con un caso risolto bene ma non ammessi alla fase successiva perché non avevano dato un'impressione adeguata durante la fit interview.
Diversi intervistatori confidano di farsi un'idea sull'esito del colloquio già dopo i primi 10 minuti di intervista, idea che molto spesso viene poi confermata durante il business case.